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La Poesia dei doni"
giugno 2012
Doris & Dio
Arriva la primavera.
Il cane Doris sta nell'unico triangolo di sole del cortile
col naso a settentrione distesa
il muso su una zampa.
Il suo orecchio sinistro fa un'ampia onda
forse a scacciare un insetto.
Tutti gli esseri del vento sono in moto
e cantano, frusciano, ronzano
ascoltando il silenzio dei fiori di luce degli alberi
che un momento fa non c'erano
e ora sono la'
candidi, rosa, verdi.
Il Senso di Dio
percepisce e gode in pienezza
ciascuna di queste vibrazioni
ogni moto dei sentimenti e dello spazio
del lievito e della sequoia
il minimo oscillare di uno stelo di papiro
nella impercettibile corrente del canale
e la danza comune di ogni stelo
in ogni prato
in ogni fiume
in ogni angolo della Terra.
Sara' meglio che ci vieni a salvare davvero
prima che questa tua radio di mondo si spenga
e le tue divine orecchie siano accecate
dalla solitudine.
O forse non gliene può' importare
non sarà' che una minima assenza
altrettanto bella della minima presenza
una pausa dell'oboe nell'orchestra immensa
degli infiniti universi e mondi di Giordano
le cui cose, viventi e non viventi,
tessono senza sosta
un'armonia di moti e sensazioni che non ci e' dato immaginare
in cui l'emergere e l'immergere di vite e di pianeti
e' solo uno di mille controcanti
di Tutto il Cantare.
Michele Bellazzini